Lo stemma dell'Islanda è costituito da una croce d'argento su uno scudo blu cielo, con una croce rossa all'interno di quella argentata. I sostenitori dello scudo sono i quattro protettori del paese (landvættir), in piedi su un blocco di lava basaltica.
Il toro (Griðungur) è il protettore della parte sud-occidentale dell'Islanda, l'aquila/grifone (Gammur) protegge quella nord-occidentale, il drago (Dreki) quella nord-orientale e il gigante di roccia (Bergrisi) quella sud-orientale.
Grande rispetto è stato dato ai quattro protettori nel corso della storia, tanto che in epoca vichinga per legge nessuna nave poteva esporre avvicinandosi alle coste simboli caricaturali che li potessero innervosire. Oggi i landvættir decorano anche il diritto delle monete della corona islandese, il cui rovescio ritrae animali dell'oceano come pesci, granchi e delfini.
L'Islanda ha avuto numerosi stemmi nel corso della sua storia. Il primo era uno scudo con sei bande orizzontali azzurre e sei argentate, forse a simboleggiare i 12 þing del Commonwealth islandese; il secondo si pensa sia quello concesso al conte Gissur Þorvaldsson dal re Hákon Hákonarson di Norvegia nel 1258, che si rifaceva allo stemma norvegese con qualche modifica.
Dal 1500 divenne stemma del paese uno stoccafisso coronato su campo rosso, noto come "Þorskmerkið" (i marchi di merluzzo), con il merluzzo occasionalmente dipinto in forma fresca. Il 3 ottobre lo stemma islandese cambiò nuovamente con un falco bianco su campo blu, che rimase in uso fino alla prima versione dello stemma con il landvættir.
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