In Italia esiste un comune, Campione d'Italia, con una particolarità, infatti fa parte della provincia di Como ma è completamente circondato dalla Svizzera, situato sulla sponda orientale del lago di Lugano. Il piccolo paese di 1.880 abitanti è infatti un'exclave italiana in territorio svizzero, con il territorio comunale che è separato dal resto della provincia ed è circondato dal canton Ticino.
Tutto questo ha origine nel 777, quando un signore longobardo, Totone, fece una donazione alla basilica di sant'Ambrogio, sottomettendo così Campione all'autorità ecclesiastica milanese. In seguito, l'imperatore Lotario mutò il diritto di proprietà in diritto di sovranità; così, nonostante le dispute, come feudo di sant'Ambrogio Campione mantenne l'indipendenza.
Quando, nel 1512, la Svizzera, avendo partecipato alla Lega santa, ottenne il Ticino inglobando Campione, l'abate di sant'Ambrogio protestò e riuscì a preservare l'autonomia del feudo.
Nel 1797, con l'abolizione delle corporazioni religiose da parte di Napoleone, la proprietà fu trasferita al fisco e Campione d'Italia passò sotto le dipendenze di Como, restando italiana. Al congresso di pace in seguito alla sconfitta di Napoleone nel 1815, gli svizzeri rivendicarono ancora una volta il possesso della città, ma senza successo.
Di questa particolare storia, restano oggi alcune curiose testimonianze: i salari sono pagati in franchi svizzeri, ma l'ordine pubblico è affidato alle forze di polizia italiane, le auto portano la targa TI (Ticino), ma le lettere vanno munite di francobolli italiani.
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