
La vetta del Monte Bianco, a 4.807 metri di quota, è il punto più alto dell'Europa occidentale ed è nota sui libri di testo degli studenti di Francia e Italia come la maggiore altitudine dei loro rispettivi paesi.
La questione della frontiera sul Monte Bianco, infatti, è oggetto di disputa: un settore di circa mezzo chilometro quadrato, pari all'estensione della Città del Vaticano, è al centro di controversie cartografiche e istituzionali tra le due nazioni.
L'importanza della sovranità nella parte culminante della montagna e nei suoi dintorni, benché in sé piccola, è rilevante perché comprendendo la vetta definisce se essa ricade in territorio completamente francese oppure a metà tra Francia e Italia.
Nel 1860, con il Trattato di Torino, si sanciva l’annessione della Savoia alla Francia. In questa occasione italiani e francesi firmarono questo documento, il quale decretava che il confine tra Italia e Francia sarebbe passato proprio sul Monte Bianco.
In base a questo trattato si stabilì che il rilievo fosse italo-francese e che i corsi d’acqua che sgorgano dalla sua vetta sarebbero stati italiani nel caso in cui fossero scesi verso sud e francesi se si fossero diretti a nord. Il prezioso documento fu redatto in duplice copia, una per stato firmatario. Quello italiano si trova all’Archivio di Stato di Torino, mentre di quello francese si sono perse le tracce durante l’occupazione na*ista.
I francesi redassero però un nuovo documento appena cinque anni dopo il Trattato di Torino. In questo atto i transalpini modificano arbitrariamente i confini, situando il Monte Bianco interamente nel loro territorio. L’Italia, desiderosa di difendere i suoi possedimenti e, in particolare, la sua storia, non ha mai voluto riconoscere questa versione del documento.
Nel 2002 alcuni enti interessati all’argomento di ambo gli stati come l’Institut geographique National de France e l’Istituto Geografico Militare di Firenze hanno pubblicato una carta topografica condivisa, in un progetto che prende il significativo nome di Alpi senza Frontiere, che però non chiarisce con precisione in quale dei due stati si trovi la cima poiché i confini appaiono volutamente distanziati, proprio per evitare di affrontare la disputa.
La questione, pur essendo quasi soltanto teorica e legata allo spirito patriottico dei due Paesi, andrebbe comunque risolta per evitare problemi relativi alla responsabilità di intervento. Quando a metà del secolo scorso, ad esempio, due aerei dell’Air India si schiantarono in cima al rilievo, furono i francesi ad intervenire. Da quel momento però c’è stata sempre massima collaborazione da parte degli organi di frontiera. Anche l’idea di Europa spinge verso una minore considerazione dei problemi relativi ai confini nazionali.
Google Maps mostra in linee tratteggiate i territori contesi del Monte Bianco di Courmayeur, del Dôme du Goûter e del Colle dei Giganti. Le mappe online di Apple e Bing mostrano il confine lungo la linea spartiacque. Anche le carte Michelin presentano questo confine, sia nel dominio internazionale che in quello francese o italiano. Il sito collaborativo gratuito OpenStreetMap, curato da utenti volontari, presenta contemporaneamente entrambe le interpretazioni del confine. Le mappe di Italiaonline mostrano invece la versione francese.
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