Una città olandese con dentro una città belga che a sua volta contiene parte della città
olandese. Tutto questo è Baarle, cittadina nel sud dei Paesi Bassi a circa cinque chilometri dal confine con il Belgio che è suddivisa in modo alquanto bizzarro tra i due paesi: la parte
della città olandese si chiama Baarle-Nassau, quella belga Baarle-Hertog.
Questo è uno dei confini più complessi al mondo a causa delle numerose enclavi e sotto-enclavi create oltre 300 anni fa. Cos'è però un'enclave? È il territorio di uno stato completamente circondato da un altro stato, come San Marino per l'Italia. L'exclave è invece un territorio separato dalla parte principale dello stato a cui appartiene, come la nostra Campione d'Italia che si trova in Svizzera.
Tornando al bizzarro confine tra Paesi Bassi e Belgio, la belga Baarle-Hertog (colorata di giallo nella cartina) è composta da 22 exclavi, circondate completamente da territorio olandese. Alcune di queste exclavi contengono ulteriori sette enclavi, della parte olandese, Baarle-Nassau (colorata di bianco nella cartina). Quindi, in sintesi, l'exclave belga di Baarle-
Hertog che si trova nei Paesi Bassi a sua volta circonda sette contro-enclavi olandesi.
Quest'anomalia geopolitica si creò nel 1648 quando, con la pace di Munster, nacque l'Olanda. Allora Baarle ebbe la sfortuna di appartenere a due regioni distinte: Baarle-Hertog, possedimento della Baronia di Turnhout, si unì ai Paesi Bassi meridionali, mentre Baarle-Nassau, della Baronia di Breda, a quelli settentrionali.
In seguito, nel 1843, con il trattato di Maastricht, si decise di tracciare i confini tra il neonato Belgio e l'Olanda, con Baarle-Hertog che passò al Belgio. Dal punto di vista giuridico, i confini delle due proprietà furono riconosciuti come confini nazionali solo nel 1995 dalla Corte internazionale di Giustizia dell'Aia.
Ma come fanno i cittadini, logicamente tutti trilingue (olandese, fiammingo e francese) e con doppia nazionalità, a sapere in che stato si trovano? Semplice, si guardano intorno. Cabine telefoniche, cassette postali, cartelli stradali, targhe delle automobili, per menzionarne alcune, simboleggiano l’appartenenza all’una o all’altra nazione.
Poi, in alcuni punti, possono trovarsi a calpestare le mattonelle speciali che tracciano il confine: da una parte “B” per Belgio, dall’altra “NL” per Paesi Bassi. Ma non finisce qui, perché esistono anche alcuni edifici divisi al loro interno. Per tale motivo, il domicilio viene stabilito in base a dove si trova la porta d’ingresso della casa.
Durante la prima guerra mondiale, mentre il Belgio veniva occupato dai tedeschi, l’Olanda era territorio neutrale, perciò Baarle, divisa da recinzioni elettrificate, divenne un rifugio per espatriati e resistenza belga.
Durante la seconda guerra mondiale, invece, Baarle fu un centro di il contrabbando: per esempio, il burro veniva contrabbandato in Belgio, mentre zucchero e gin nei Paesi Bassi. Si narra che i pungelars, cioè i trafficanti, per ingannare i doganieri utilizzassero degli zoccoli speciali, indossati al contrario, per attraversare il confine. In questo modo le tracce confondevano i doganieri, indirizzandoli nel verso opposto!
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