Immaginate di entrare in una biblioteca negli Stati Uniti e di ritrovarvi in Canada una volta usciti. Fantasia? No, realtà!
Un palazzo, due indirizzi. Uno in Vermont, Stati Uniti, l'altro in Quebec, Canada. Stiamo parlando della Haskell Free Library and Opera House, costruita proprio a cavallo della linea di confine tra Canada e Stati Uniti.
Un dono di Martha Stewart Haskell e suo figlio, il colonnello Horace Stewart Haskell, alle comunità di frontiera ma sopratutto una dimostrazione di come i confini si possano abbattere solo attraverso la cultura.
La prima pietra di questo palazzo in stile tardo-vittoriano venne poggiata il 15 ottobre 1901: il progetto, costato 50.000 dollari, una cifra sbalorditiva all'epoca, voleva essere una replica in scala della Boston Opera House ma, dopo numerosi rinvii e modifiche, venne aperta al pubblico solo nel 1904 nella sua forma attuale, prima unicamente come biblioteca, poi anche come teatro.
L'edificio è unico nel suo genere, infatti da nessun'altra parte del mondo ci si può sedere in un teatro d'opera letteralmente diviso da un confine internazionale, dove la maggior parte della platea si trova negli Stati Uniti mentre il palco è in Canada.
Chiaramente anche la biblioteca è unica nel suo genere: la porta d'ingresso è negli Stati Uniti, lo sportello dei prestiti è in Canada, mentre la sala di lettura è internazionale, con una linea nera marcata a terra a delimitare il confine.
Per tutti questi motivi, la Haskell Free Library and Opera House è diventata un importante istituzione locale, oltre che un'attrazione turistica e un gioiello culturale riconosciuto come qualcosa di unico, da tutelare e promuovere.
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