È davvero esistito un trofeo a forma di pallone da calcio? Esattamente.
Stiamo parlando della Palla d'argento Henri Dapples, un trofeo calcistico istituito nei primi anni del XX secolo. Questo trofeo aveva un grande valore e consisteva in un pallone da calcio realizzato in argento a grandezza naturale, messo in palio da Henri Dapples, all'epoca dirigente e primo centravanti del Genoa.
In che modo veniva assegnata la palla? Tramite una gara secca tra la squadra detentrice e una squadra sfidante.
Chi era la squadra sfidante? Non ce n'era una in particolare, chi voleva conquistarsi il diritto di essere lo sfidante doveva consegnare per primo la lettera di sfida, a mano o anche per telegramma, entro i primi minuti dal fischio finale. Chi sceglieva l'opzione del telegramma, per guadagnare minuti preziosi, lanciava la sfida a tutte e due le squadre nell'orario di presunta fine dell'incontro.
A vincere il trofeo era solo chi batteva la squadra detentrice, infatti, secondo il regolamento, anche in caso di parità il trofeo sarebbe rimasto nelle mani dei detentori. In un'epoca nella quale i trofei calcistici in Italia erano assai limitati, la Palla Dapples assunse un grande valore, tanto da essere definita "molto più che uno scudetto".
Questo torneo venne disputato 48 volte, tra il 1903 e il 1909. Fu vinto 23 volte dal Milan, 13 dal Genoa, 5 dal Torino, 3 dalla Pro Vercelli, 2 dalla Juventus, 1 dalla US Milanese e 1 dall'Andrea Doria.
Non mancarono poi le edizioni non disputate (per svariati motivi): il 6 gennaio 1907 le squadre non si presentarono, il 10 novembre 1907 la partita fu annullata per rottura del pallone, mentre il 4 aprile 1909 il Torino vinse a tavolino per forfait del Milan.
I vincitori delle sfide avrebbero avuto la custodia del trofeo, ma la proprietà sarebbe rimasta al Genoa. La Palla Dapples, dopo esser stata esposta nei musei di Milan e Inter per anni, venne restituita al Genoa ed è attualmente custodita nel Museo della storia del Genoa.
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