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Storia dei colori dell'Inter

Evoluzione della divisa casalinga dell'Inter
Evoluzione della divisa casalinga dell'Inter (pt.1)

L'Inter venne fondata nel 1908 grazie ad un gruppo di 44 dirigenti milanisti e dissidenti, che si riunirono nel ristorante milanese "L'Orologio" per istituire un nuovo club del tutto autonomo.


Tra i padri fondatori ricordiamo l'illustratore Giorgio Muggiani, dal quale partì l'idea di rappresentare la società con i colori nerazzurri. Dalle sue parole nacque la storia dell'Inter: "Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo".


La maglia bianca rossocrociata indossata nella stagione 1928-1929.
La maglia bianca rossocrociata indossata nella stagione 1928-1929.

Originariamente, la maglia era una camicia di cotone pesante e flanella, dato che si giocava quasi sempre nei primi mesi primaverili; il numero delle strisce variava a seconda di chi le cuciva (erano confezionate da sartorie artigianali o persino in casa): quelle nere variavano da un massimo di tre ad un minimo di cinque, mentre quelle azzurre da un minimo di tre ad un massimo di quattro.


Una formazione della Grande Inter nella stagione 1964-65.
Una formazione della Grande Inter nella stagione 1964-65.

Ma a cosa fu dovuta questa scelta di colori? L'Inter nacque da una costola del Milan, perciò l'obiettivo era quello di scegliere colori che fossero l'opposto di quelli rossoneri: all'epoca, non potendo disporre di pennarelli, si usavano solamente matite a due colori, rosse da una parte e blu dall'altra. Simbolicamente venne scelto proprio il blu/azzurro per contrastare il rosso del Milan.


Evoluzione della divisa casalinga dell'Inter
Evoluzione della divisa casalinga dell'Inter (pt.2)

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