In origine, nei primissimi anni del 1900, la Juventus indossava divise da gioco rosa e nere, che presto sarebbero diventate bianche e nere. Ma perché proprio questo abbinamento cromatico?
La prima divisa della squadra era inizialmente rosa con "cravatta" nera (i colori sociali del liceo Massimo d'Azeglio). Nel 1903, però, si convertì alla casacca a strisce bianconere, dopo aver acquistato uno stock di magliette dall'Inghilterra su consiglio di John Savage (il primo calciatore straniero della storia juventina).
Savage aveva chiesto ad un amico di Nottingham di spedirgli un kit di divise del Nottingham Forest; tuttavia, l'amico di Savage era un fan del Notts County, l'altra squadra della cittadina inglese e la rivale del Nottingham Forest, così inviò le divise della sua squadra del cuore, dai colori bianco e nero.
Da qui nacque la decisione di adottare la casacca a strisce verticali bianconere: i due colori dovevano simboleggiare nell'immaginario collettivo i valori, sia in campo che fuori, di purezza e autorità, in modo da incutere timore e rispetto negli avversari.
Con il passare dei decenni, ci fu l'introduzione sia dei numeri sul retro delle maglie che dello stemma societario, che racchiudeva il nome del club, i colori ufficiali e il toro rampante (icona della città di Torino).
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